Simone Coscia
TERMOLI _ “Il Molise perde sempre di più la sua immagine di regione genuina e naturale. La mafia ha attaccato il territorio da più parti, il caporalato rode dall’interno il comparto del lavoro lasciando dietro di sé una scia di morti bianche e di giovani sfruttati e inoccupati”. Simone Coscia, candidato alla Presidenza della Provincia di Campobasso, non ha dubbi sulle dinamiche che minano l’integrità della popolazione molisana.

“Mafia nel nostro Molise vuol dire reati contro l’ambiente, installazioni di eolico selvaggio, smaltimenti illeciti di fanghi e traffici irregolari di rifiuti provenienti da fuori regione”. Il transito in Molise della carovana di Libera, iniziativa contro tutte le mafie nata nel 1994 all’indomani delle stragi dei giudici Falcone e Borsellino e delle loro scorte, invita alla riflessione sui temi delle mafie, dello sfruttamento dei lavoratori e dell’omertà. “La raccolta di firme che Libera sta portando avanti sulla possibilità di trasformare il caporalato in reato è pienamente condivisibile – sostiene Simone Coscia – ma io aggiungerei delle forti sanzioni amministrative pecuniarie, che sono il maggior deterrente per chi commette reati simili”.

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