Quindi al momento per la Valle del Tammaro c’è un rinvio salutare che non risolve il problema ma almeno lo fa slittare di qualche tempo. Purtroppo c’è da registrare che così non è per il Teatro Italico di Pietrabbondante dove il 9 agosto scadranno i 60 giorni a disposizione del Commissario ad Acta nominato dal TAR per proporre la relazione circa l’insediamento di n. 13 torri eoliche nei pressi di quell’area archeologica.
Anzi da notizie assunte per le vie brevi, pare che la ditta interessata abbia già avviato azioni finalizzate a velocizzare la procedura conclusiva delle autorizzazioni. Sulle fonti rinnovabili è indispensabile che la Regione riapra il confronto sulle linee guida e sulla legge n. 22/2009 osservata dalla Corte Costituzionale e faccia chiarezza su un quadro normativo troppo elastico che mette a rischio anche i beni monumentali e i siti culturali più significativi del Molise.
Urge evidentemente che prima di tale rivisitazione la Giunta Regionale si attivi in ogni sede, anche costituendosi in giudizio al TAR ai sensi della Delibera di Consiglio n. 314/2007 , in difesa delle aree archeologiche più importanti che abbiamo. Sarebbe opportuno inoltre che a fronte di esposti precisi presentati anche dal Ministero dei Beni Culturali alla Magistratura ci fosse qualche primo approfondimento anche per sgombrare il campo da ogni dubbio circa ciò che sta accadendo sulle vicende dell’eolico selvaggio in altre regioni italiane.
Michele Petraroia