TERMOLI _ Il PdCI del Basso Molise ha incontrato martedì scorso alcuni dirigenti della Fiom di Termoli. L’incontro è stato utile per approfondire i temi del lavoro, dell’economia globale e soprattutto per discutere l’emergenza democratica che i lavoratori del Gruppo FIAT sono chiamati in questo periodo a fronteggiare.

Presente all’incontro, tra gli altri, l’assessore alla Provincia di Campobasso Nicola Occhionero, membro della segreteria regionale del PdCI, che al termine della discussione ha espresso con fermezza la necessità di difendere i diritti sociali sanciti dalla Costituzione repubblicana: “Il dottor Marchionne lancia proclami ed ultimatum quotidiani travisando e travalicando quelli che sono i compiti di un manager industriale.

Un tentativo fuori dalle regole che avviene nell’assenza colpevole del Governo che, anzi, per bocca di Berlusconi si è addirittura schierato dalla parte di chi vuole abbandonare il nostro Paese in forza di pretesti che da nessuna altra parte avrebbero trovato assenso, ma anzi sarebbero stati respinti e zittiti in nome del bene comune. Marchionne continua a parlare di piani fantasmagorici, di ristrutturazioni aziendali che nessuno conosce ed in nome di un rigore a senso unico si erge ad arbitro del destino di migliaia di lavoratori.

In queste ore, con un referendum che sa tanto di ricatto morale e politico, si tenta di dare una spallata ai danni di diritti conquistati grazie alle capacità lavorative e all’intelligenza degli operai italiani. Nessuno deve dimenticare che in campo lavorativo e sul terreno dello sviluppo della nostra società il contributo di tutti i cittadini italiani è stato enorme. Se la FIAT è diventata una grande azienda lo si deve anche agli enormi contributi che essa ha ricevuto sia in termini monetari che legislativi. La FIAT è stata aiutata da tutti gli italiani e questo non può essere dimenticato proprio dal Governo che in un momento come questo dovrebbe essere arbitro e fattore di moderazione ed invece clamorosamente viene meno alla propria funzione plaudendo alla minacciata delocalizzazione.

Se è vero come è vero che il costo del lavoro incide solo per il 3% sulla produzione automobilistica, come si spiega l’accanimento di Marchionne verso le tra l’altro minime prerogative degli operai in fabbrica? Per tutto ciò il 28 gennaio prossimo saremo con i lavoratori, con la Fiom e con la CGIL davanti ai cancelli della FIAT di Termoli a portare la solidarietà e l’appoggio morale ai lavoratori metalmeccanici del Molise con l’augurio che il tentativo di far tornare indietro le lancette del progresso e dei diritti lavorativi e sociali venga definitivamente respinto”.

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3 Commenti

  1. Il 28 gennaio prossimo rimanete a casa. Non venite.I veri lavoratori non hanno bisogno della vostra presenza. Se ci promettete che quel giorno andate a lavorare rinunciamo volentieri a quella solidarietà e a quell’appoggio morale che minacciate di portare ai lavoratori metalmeccanici del Molise. Ripeto l’invito: non presentatevi davanti ai cancelli Fiat perchè abbiamo capito bene che la presenza dei nostri politici locali è motivata solo dalla necessità di maggiore visibilità da spendere alle prossime elezioni provinciali/regionali.

  2. Emergenza democratica… solidarietà…. difesa diritti sociali garantiti dalla Costituzione….
    TUTTI AI CANCELLI FIAT !!!!!!
    e a lavorare? non oggi ma domani e se proprio non si può fare domani fallo fare a qualcun’altro.