TERMOLI _ Nel ribadire la posizione del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Larino in merito alla questione della riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari, posizione manifestata nella dichiarazione rilasciata ai mezzi di informazione il 7 settembre u.s., e al fine di respingere diffusioni di notizie in ordine alle quali non è dato comprendere quali fini perseguano, ma che sono probabilmente strumentali, espongo quanto segue.

Innanzitutto tengo a precisare che l’emendamento X1.0.1000 che ha introdotto l’art. 1 bis nel testo legislativo è stato presentato in Commissione Bilancio del Senato dal Ministro della Giustizia il 31 agosto u.s.

Tutti gli altri emendamenti (o meglio subemendamenti) compresi quelli dei senatori Vaccari e Garavaglia (X1.0.1000/8) e X1.0.1000/9) e del senatore Benedetti Valentini (X1.0.1000/14) sono stati presentati il 1° settembre u.s. in Commissione Bilancio del Senato. La seduta della predetta Commissione del 1° settembre 2011 è terminata con l’approvazione dell’emendamento Governativo X1.0.1000 e dei subemendamenti X1.0.1000/12 X1.0.1000/13 X1.0.1000/14 e X1.0.1000/15, mentre sono stati ritirati i subemendamenti X1.0.1000/8 e X1.0.1000/9 (quelli dei senatori Vaccari e Garavaglia) e respinti tutti i restanti subemendamenti. Ho preso visione e conoscenza di quanto sopra il successivo 2 settembre.

Il 6 settembre u.s. si veniva a sapere con certezza che il Governo avrebbe posto il voto di fiducia al Senato per l’approvazione della legge di conversione del decreto n.138/2011, per cui il testo definitivo era quello voluto dal Ministro della Giustizia. Nella dichiarazione rilasciata, per dovere di sintesi, non potevo certo soffermarmi su ogni singolo emendamento, tanto più che, ripeto, era chiaro, ormai, che sarebbe passato il testo voluto dal Ministro della Giustizia. Il più volte evocato emendamento del Senatore Benedetti Valentini si limitava a sostituire all’art.1 bis, comma 1°, lettera a) la parola “esistenza” con la parola “permanenza”, per cui la suddetta lettera a) ora recita: “ridurre gli uffici di primo grado, ferma la necessità di garantire la permanenza del tribunale ordinario nei circondari di comuni di capoluogo di provincia alla data del 30 giugno 2011”.

Per quanto concerne la Sezione Distaccata di Termoli, l’emendamento Governativo alla lettera d) del 1° comma dell’art. 1 bis parla di soppressione e di riduzione delle sezioni distaccate, nel rispetto dei criteri di cui alla lettera b) [estensione del territorio, numero di abitanti, carichi di lavoro, indice delle sopravvenienze, specificità territoriale del bacino di utenza, situazione infrastrutturale, tasso d’impatto della criminalità organizzata]. Fin dal 2003/2004 (Presidente del C.d.O. allora l’Avv. Antonio De Michele), il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Larino si sta adoperando affinché siano messi a disposizioni locali idonei ad ospitare l’Ufficio Giudiziario.

Da parte mia, preciso di essere nato e di vivere a Termoli, dove svolgo la mia attività professionale. Di conseguenza non mi può non stare a cuore la permanenza della locale Sezione Distaccata del Tribunale. Certo è che, a meno di non coltivare manie suicide (nel senso di assumere atteggiamenti che poi sortiscono effetti contrari a quelli voluti), nella dichiarazione rilasciata il 7 settembre u.s., era quanto mai inopportuno, con tutto quello che sta succedendo, andare a stigmatizzare la questione relativa alla detta Sezione Distaccata, la quale può trovare la conditio sine qua non per la propria permanenza esclusivamente nella sopravvivenza della sede centrale del Tribunale di Larino.

Il Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Larino avv. Marco D’Errico

Articolo precedenteLarinascita presenta domani la nuova squadra
Articolo successivoNicola Occhionero scrive al Sindaco Cammilleri: “Siepi infestate da parassiti”