CAMPOBASSO _ Nell’intervento fatto in Aula nella seduta consiliare odierna dedicata allo Statuto Regionale, il consigliere Michele Petraroia, ha evidenziato che dopo 10 anni di dibattiti e a 3 anni dall’avvio della legislatura, siamo ancora alle prese con l’art. 20 del nuovo Statuto sui 72 articoli da approvare. Tenuto conto che per legge il Consiglio Regionale deve adottare la nuova carta costituente in doppia lettura e previo lasso temporale tra prima e seconda approvazione, sussistono tutte le preoccupazioni che si stia impegnando tempo e risorse pubbliche su un obiettivo oggettivamente difficile da raggiungere. Si ha la sensazione che all’attuale Maggioranza e al Presidente della Giunta non convenga impelagarsi in un nuovo Statuto, nuovo Regolamento e nuova legge elettorale con relativa soglia di sbarramento non funzionale alla moltiplicazione delle liste che è la vera e propria specializzazione dell’On. Michele Iorio.
Scomparsa la politica alta, smarrita e smembrata l’opposizione, resta in campo solo la quotidiana gestione del potere che tutto ammanta, a tanti promette e a qualcun accontenta. Basta vedere l’intreccio tra le nomine ai vertici degli Enti Sub-Regionali, le Fondazioni e i Commissari con le appartenenze partitiche a questo o quel movimento per avere la tara dell’utilizzo delle istituzioni a consolidamento della propria maggioranza. Il Modello di questa destra da bancarella che per paura del libero voto dei cittadini moltiplica liste e candidati è il prototipo con cui si sono svolte le ultime regionali dove la differenza tra vittoria e sconfitta passò per la somma di voti di Molise Civile e Progetto Molise. Figurarsi se un brevetto simile si intende modificarlo dopo averlo riverificato con successo alla Provincia di Isernia, alle comunali di Campobasso e auguriamoci di no anche alle prossime amministrative di Termoli. Ma se il vero intendimento del Presidente della Giunta è quello di Tomasi di Lampedusa per cambiare tutto anziché nulla muti, a che servono le sedute straordinarie del Consiglio ? Non potremmo risparmiare tali spese per obiettivi più concreti ?

Michele Petraroia

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