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Il Consiglio comunale di Termoli
Il Consiglio comunale di Termoli
TERMOLI – L’Amministrazione Sbrocca, in consiglio comunale, rigetta la mozione urgente dell’ex sindaco Di Brino che chiedeva la riapertura della classe soppressa della scuola d’infanzia di via Montecarlo, quindi, taglia il servizio pubblico per i più piccoli e conferma invece gli elevati stipendi dei collaboratori e consulenti. Approva, a maggioranza, il bilancio 2014 e il piano delle opere pubbliche tra polemiche e veleni.
Non è mancata la bagarre nemmeno nell’ultimo consiglio comunale di Termoli, andato in scena ieri sera e conclusosi dopo le 23. L’assemblea sin da subito ha visto la polemica di Di Brino sul ritardo con cui sono stati consegnati gli atti riferiti proprio al consiglio comunale che non ha permesso agli esponenti di visionarli per tempo per poi proseguire con un serrato botta e risposta tra Di Brino e Salvatore Di Francia del Pd e tra il Sindaco Sbrocca ed il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Nicola Di Michele. Quest’ultimo ha alzato il tono della voce ritenendo inaccettabili le repliche di Sbrocca.

Sempre infuocati, dunque, i consigli della neo amministrazione comunale dove si registra una sorta di “guerriglia” interna anche sui fondamenti del regolamento del funzionamento dell’assemblea civica, ovvero a chi spetta o meno la parola. Della serie sembra si sia tornati indietro di anni ed anni su questo fronte dove anche le norme basilari sembrano essere messe in discussione.

Ed in questo clima infervorato, non è mancato ancora una volta lo scontro sulla scuola d’infanza di via Montecarlo. Il vicesindaco Chimisso è tornata all’attacco sulla necessità di “stroncare” la struttura, fino a poco tempo fa fiore all’occhiello del servizio d’infanzia a Termoli, considerato questa volta non a norma. Il vice-sindaco, ieri sera, ha gettato le responsabilità su una cucina in formica presente nel nido che sarebbe stata una sorta di pietra dello scandalo.
A tali illazioni ha replicato il consigliere di Forza Italia Francesco Roberti che sottolinea come l’arredo sia stato rinnovato di recente. Dunque la Chimisso prosegue risoluta nel taglio dell’asilo e del nido senza preoccuparsi della riduzione delle iscrizioni da parte di diverse famiglie che hanno trasferito i propri figli altrove dopo quanto accaduto a fine agosto, ovvero la mancata apertura di una classe dell’asilo senza avvisare 25 famiglie interessate, a pochi giorni dall’avvio dell’anno scolastico.

La mozione urgente, dunque, è stata bocciata tra le soddisfazioni dei consiglieri di maggioranza e della stessa Amministrazione comunale che, nella stessa seduta consiliare, conferma gli stipendi da 3 mila euro al mese per i propri collaboratori e consulenti di fiducia.

Sempre a maggioranza è stato approvato il bilancio. A parlare del documento, l’assessore al ramo Vincenzo Ferrazzano il quale ha relazionato su tutte le proposte del Bilancio previsionale 2014 spiegando che: “la maggior parte dei Comuni che ha subito un cambio di amministrazione comunale, ha concluso le pratiche di insediamento a metà giugno “quindi ci troviamo in una situazione di ritardo non colpevole che porta a dover approvare il bilancio alla fine di settembre 2014. Si tratta quasi di un rendiconto di gestione. Se qualcuno crede di poter contestare ritardi o assenze di novità si sbaglia di grosso e compie solo un esercizio dialettico”.

Il sindaco Sbrocca ha spiegato che si tratta di un bilancio preventivo e non consuntivo, che avrebbe dovuto essere oggetto di previsione e non si può chiamarlo un atto politico puro. “Viviamo un momento particolarmente difficile – ha continuato Sbrocca – perché i trasferimenti da parte dello Stato sono ridotti al minimo e così pure trasferimenti da parte della Regione quindi, l’unica forma di sostentamento per la città è l’imposizione dei tributi locali, gran parte dei quali, comunque devono essere riversati allo Stato. Il Comune ha pertanto delle imposizioni fiscali che vengono dettate dallo Stato a cui dobbiamo attenerci e pertanto il margine di manovra dell’Amministrazione è molto risicato”.

Questi i punti votati dalla maggioranza: Approvazione programma triennale ed annuale delle opere pubbliche 2014/2016 – Approvazione “Piano finanziario degli interventi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani” per l’applicazione della I.U.C – TARI per l’anno 2014
– Approvazione tariffe della tassa rifiuti (TARI) per l’anno 2014
– Determinazione dell’aliquota di compartecipazione dell’addizionale comunale all’imposta sul reddito delle persone fisiche da applicare con riferimento all’esercizio finanziario 2014.

– Approvazione piano triennale 2014-2016 delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari – Bilancio di previsione 2014 – relazione previsionale programmatica – bilancio pluriennale 2014 – 2016. Approvazione. La minoranza ha contestato particolarmente il piano triennale delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari non condividendo la valutazione.

“I beni che sono oggetto di dismissione e alienazione – ha ricordato Sbrocca – sono stati oggetto della programmazione dell’anno precedente e per la stessa valutazione, che viene fatta dalla Struttura con determinati parametri. Le stime possono essere censurabili ma sono state fatte dal dirigente della passata Amministrazione che io non ho messo in contestazione ma che avete contestato voi e che ora censurate – ha detto il sindaco rivolgendosi alla Minoranza in Consiglio -.Per quanto concerne il Polo scolastico, dato che verrà realizzato col progetto di finanza saranno i privati a individuare il bene. Ovviamente non si realizzerà entro tre mesi ma le attività prodromi atte a realizzare il Polo scolastico saranno realizzate in tre mesi. Consideriamo però che le incognite e le varianti sono tante”.

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Antonella Salvatore
Giornalista professionista, Direttrice di myTermoli.iT e myNews.iT e collaboratrice AnSa