LARINO _ Nei giorni a venire dirameremo una lettera, modificabile nel testo da coloro che vorranno condividerla, con la quale i due consiglieri comunali del Pd daranno seguito a quanto sostenuto all’interno dell’ultimo consiglio monotematico in materia di sanità. Essi si erano lì dichiarati disponibili alle dimissioni collegiali dell’assise comunale; si era anche aggiunto che tale atto non andava “interpretato in termini di condivisione di colpe ma come un contributo disinteressato, un atto ulteriore di responsabilità, solo ed esclusivamente verso una popolazione, non semplicemente scippata di un bene storico quale l’Ospedale ma anche tradita dai propri amministratori, la giunta Giardino”. In coerenza con tale premessa, in attesa di altre adesioni, i consiglieri Pizzi e Puchetti sottoscriveranno pubblicamente la lettera di dimissioni, nonché la mozione di sfiducia al Sindaco.

I tempi sono maturi per un azione del genere. Ci sono stati diversi modi, tra le opposizioni, per contrastare la chiusura del Vietri. Sono stati tutti degni di essere portati avanti: ci sembra quantomeno ingeneroso, oggi, sostenerne l’inutilità o l’ipocrisia. Per noi, sono e sono stati tutti degni d’iniziativa per quanto, purtroppo, inefficaci nei risultati: ma non sarà certamente per colpa delle opposizioni che l’Ospedale, a Larino come in altre cittadine molisane, chiuderà. Le colpe vanno cercate in quella filiera istituzionale, vanto anche di questa amministrazione, che non ha prodotto altro che servilismo e vassallaggio nell’intero Molise, piuttosto che soluzioni per le esigenze del territorio. Per esempio, dov’è stata e dov’è, ancora in questi giorni di grande difficoltà per il suo paese e per la sua regione, l’Onorevole De Camillis? Anche se c’è, non parla. Come tutti gli altri, del resto. Perché ce n’e uno che parla per tutti, il governatore Iorio: direttamente o indirettamente. Gli altri seguono a ruota.

In maniera così fiacca che i loro visi, forse caduti nel dimenticatoio, non vengono nemmeno inseriti nei manifesti di protesta (Peccato che quando si è dovuto parlare, ed anche agire, come nel caso dell’Istituto Maugeri a Larino, lo spirito d’iniziativa è uscito fuori). Allora è evidente, per quanto premesso, che questo cappa soffocante si potrà alzare solo se si spezza la filiera istituzionale. Chiediamo quindi, a chi ha responsabilità all’interno del consiglio comunale ed ha maturato una sua idea personale sulla vicenda, a chi non ha più voglia di accettare in silenzio, a chi già si espresso contro questo modo di procedere, a chi si sente libero nella sua carica di consigliere, di sottoscrivere la lettera. E’ l’unico modo per indurre il Governatore Iorio al ripensamento

PARTITO DEMOCRATICO CIRCOLO DI LARINO

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