Oreste Campopiano
 TERMOLI _ Nell’opera teatrale “così è se vi pare” Luigi Pirandello trattò un tema a lui molto caro che su Wikipedia viene così sintetizzato: ” l’inconoscibilità del reale di cui ognuno può dare una propria interpretazione …generando un relativismo delle forme, delle convenzioni, dell’esteriorità…” Quel “pasticciaccio brutto” esploso in questi giorni circa i rifiuti speciali che vengono conferiti al depuratore del COSIB, se da un lato evoca i temi cari al grande scrittore, dall’altro suscita oggettivo sconcerto.

Tralascio i profili di carattere giudiziario (laddove esistenti) sui fatti e le circostanze emerse, così come quelli più squisitamente “tecnici”, connessi alla qualità e quantità dei reflui conferiti, che immagino saranno oggetto di specifiche e tempestive analisi e controlli da parte degli organismi a ciò deputati. Intendo invece soffermarmi sulle dichiarazioni rese a caldo dal Presidente del Nucleo ing. Del Torto, il quale ha difeso e giustificato la scelta di ampliare le capacità di smaltimento dell’impianto di depurazione consortile, acquisendo rifiuti provenienti da ben cinque Regioni, nell’intento di “…originare quella cassa necessaria a garantire l’equilibrio economico finanziario dell’Ente, indispensabile per erogare un livello sempre più adeguato di “servizi” tale da indurre le imprese ad insediarsi nel nostro territorio, favorendo la crescita della occupazione”.

E’stata quindi adottata, nel generale silenzio ed in accordo con la Regione ( che ha autorizzato l’ampliamento e la utilizzazione erga omnes della struttura) una scelta “politica”, forse economicamente favorevole all’Ente, ma certamente contraria agli interessi del territorio che ancora una volta,come di frequente è accaduto sin dai primi anni ottanta, sopporta il prezzo di decisioni irresponsabili. Se è vero infatti, come insegna Pirandello, che ognuno può dare “una interpretazione dell’inconoscibilità del reale…” è altrettanto vero che la cittadinanza e le istituzioni hanno il diritto di essere informati, di conoscere, di partecipare alle scelte, di decidere.

Allora caro Presidente metta subito a disposizione gli atti, i registri,i documenti in suo possesso e dia risposta pubblica a questi ovvi interrogativi:

A) perchè mai i rifiuti dal Molise, dall’Abruzzo,dalla Campania, dalla Basilicata e dal Lazio vengono portati a Termoli, con costi aggiuntivi, per lo smaltimento e la depurazione ?
B) Le pare possibile che nelle singole zone di produzione dei rifiuti ( ben cinque Regioni) non vi siano altri impianti di depurazione idonei allo smaltimento ?
C) Quante aziende, dall’ottobre dello scorso anno, si sono insediate nel Nucleo Industriale di Termoli in considerazione dell’ ”adeguato servizio” costituito appunto dall’ampliamento delle capacità di smaltimento dell’impianto di depurazione? D) Quale è stata la ricaduta di questa sua scelta in termini di nuovi posti di lavoro e in generale di “crescita occupazionale”? Se dovesse poi corrispondere al vero che i Sindaci componenti del Comitato Direttivo pur condividendo la scelta dell’ampliamento dell’impianto, non erano a conoscenza del suo concreto utilizzo , allora non resterebbe per Lei che trarne le doverose conseguenze, anche per non alimentare strumentali “sospetti”.

avv.Oreste Campopiano

Articolo precedentePartecipazione Democratica si trasforma in Associazione e nomina direttivo. Ecco tutte le cariche
Articolo successivoRaffica di furti a Colle Macchiuzzo. I residenti firmano petizione popolare. “Aumentate i controlli