Nicola Magrone
LARINO _ La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Larino, in relazione ai servizi del quotidiano Il Giornale sul processo cosiddetto Piramide, in corso dinanzi al Tribunale collegiale di Larino [“Il teste era imboccato da quello di Montenero. Che razza di amico” / “Le trame di Tonino per incastrare Mastella” – 10.5.2010; “Hanno fatto di tutto per fregarmi. Il leader dell’Idv ora deve chiarire”/”E’ stata una pratica sollecitata da Di Pietro”/”Il giallo dell’esposto: dice di averlo presentato e poi si smentisce”; – 11.5.2010; “L’imbeccata sul politico è passata direttamente dalla Procura di Larino”/”dissero che se parlavo di Mastella…” – 12.5.2010], lasciando la libertà   e la conseguente responsabilità a ciascuno per i giudizi espressi e per le insinuazioni prospettate intorno ad un preteso complotto in danno dell’on. Mastella, adempie al suo dovere di trasparenza e di imparzialità proprio di qualunque funzione pubblica precisando, in punto di fatto e documentalmente al riparo da ogni possibilità di fraintendimento e di speculazione, quanto segue:

1. Nel processo cosiddetto Piramide (Giorgetta ed altri), la persona dell’on. Clemente Mastella non è coinvolta a nessun titolo; Mastella non è mai stata iscritta nel registro degli indagati, non è mai stata e non è imputata, non è mai stata oggetto di alcuna investigazione; in definitiva, è persona del tutto sconosciuta ed estranea al processo.

2. L’on. Mastella non è attualmente coinvolto in nessun procedimento penale presso la Procura di Larino.

3. La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Larino non è stata destinataria di alcuna denuncia o semplice nota da parte dell’on. Antonio Di Pietro che in qualche modo anche solo lambisse l’on. Mastella o che coinvolgesse quest’ultimo anche marginalmente nel contesto o a fini di indagini penali. L’on. Di Pietro non è mai stato esaminato nella qualità di persona informata dei fatti presso la Procura di Larino o, su delega di quest’ultima, presso uffici di polizia giudiziaria in procedimenti e comunque su fatti che in qualche anche marginale aspetto coinvolgessero l’on. Mastella.

4. Qualunque affermazione contraria a quanto qui precisato, da chiunque formulata – informatore o giornalista – costituisce ineluttabilmente e documentalmente una menzogna.

5. L’on. Di Pietro ha depositato presso la Procura della Repubblica di Larino, in qualità di avvocato, alcune memorie difensive nel procedimento penale relativo all’omicidio D’ascenzo; memorie ritualmente confluite nel fascicolo del dibattimento presso la Corte di Assise e presso quella di assise di Appello di Campobasso, dunque ormai e da tempo pubbliche. Nessuna di tali memorie contiene anche un minimo, fugace o sottinteso riferimento all’on. Mastella.

6. La Procura della Repubblica di Larino ha ricevuto nel 2004 una missiva a firma Antonio Di Pietro su carta intestata Avv. Antonio Di Pietro; tale missiva era indirizzata e rivolta al Comandante Generale della Guardia di Finanza, per conoscenza al Comandante regionale del Molise della Guardia di Finanza, al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Larino. La nota prospettava genericamente ipotesi di riciclaggio in Molise e indicava alcuni soggetti economici meritevoli di attenzione da parte della Guardia di Finanza. Per quanto riguarda le competenze della Procura di Larino, è stato disposto che la Guardia di Finanza accertasse preliminarmente se la nota fosse attribuibile a Di Pietro; il quale, escusso in Bergamo, non ha riconosciuto l’atto come suo, tanto meno la firma in calce.
Il fascicolo, a quel punto relativo ad un esposto sostanzialmente anonimo, è stato trasmesso per competenza (il 18.10.2004) alla Procura della Repubblica di Campobasso. Anche in questa nota/esposto, nessun riferimento, diretto o indiretto, all’on. Mastella.

Nicola Magrone
Procuratore della Repubblica
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