CAMPOBASSO _ Il presidente Iorio, vittima probabilmente di un colpo di sole, si è espresso ieri sulle primarie del centrosinistra. Esibendo una concezione padronale dell’elettorato, Iorio parla di “furbetti” che pescherebbero voti tra l’elettorato moderato. Come se su quest’ultimo, appunto, Iorio godesse di una prelazione o, peggio, di un’ipoteca non si sa a quale titolo iscritta. Iorio – e lo ricordo solo per la cronaca – è passato dalle frequentazioni giovanili in Servire il Popolo, organizzazione della sinistra extraparlamentare, alla Democrazia cristiana, dal Partito Popolare alle frequentazioni con Clemente Mastella sino ad approdare in Forza Italia e quindi nel Pdl.

Nel frattempo, per non farsi mancare nulla, e a prova della concezione padronale dell’elettorato, Iorio ha dato vita grazie ad una serie di prestanome politici ad una serie di liste civiche nate per drenare candidati e consensi ad alleati e antagonisti. Oltre a quella del pendolo, Iorio ha fatto della politica del “cash & carry” il leit motiv di tutta la esperienza di governo: gli “acquisti” nel centrosinistra a suon di incarichi, prebende e riconoscimenti politici fatti da Iorio sono sotto gli occhi di tutti. Se in regione c’è quindi un furbetto, questo è lui. Appare evidente che l’arroganza delle parole rivolte ieri da Iorio al Centrosinistra nascondano altro, ovvero il nervosismo latente nell’intero Centrodestra in vista delle elezioni regionali di novembre. Indipendentemente dall’esito delle primarie, è chiaro che sarà l’elettorato moderato a fare da ago della bilancia.

E le primarie dell’11 settembre, contrariamente a quello che sostiene Iorio, non sono “monche” per l’assenza di Di Pietro ma sono un modello di democrazia allargata che consentiranno ai cittadini di esprimersi su una rosa di candidati che rappresentano, nel loro insieme, un ventaglio larghissimo di esperienze politiche e amministrative. Le primarie dell’11 settembre, pertanto, permetteranno ai cittadini di indicare una strada che potrà essere sia quella di una caratterizzazione marcatamente di sinistra della candidatura a presidente sia quella di una scelta orientata ad un candidato di matrice moderata. Il presidente Iorio, inoltre, si è lasciato andare anche ad una battuta che se non fosse di spirito sarebbe davvero da attribuire ad un colpo di caldo. Dice, Iorio: “Potevo candidarmi anch’io alle primarie”.

Personalmente avrei una proposta migliore, sulla quale Iorio sarà sicuramente d’accordo: candidiamo solo lui a novembre. Forse è a questo che Iorio aspira, ad essere candidato unico dell’intera regione. Purtroppo per lui, e per fortuna per i cittadini, c’è un Molise che sta risorgendo e che a novembre si candida a guidare questa comunità. Il Molise ha bisogno di essere governato, e non di essere posseduto da un padrone. FRANCESCO TOTARO Vice segretario PD

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1 commento

  1. Non so se l’attuale Presidente della regione è stato vittima di un colpo di sole nè intendo con questo mio intervento difenderlo.Condivido che ” c’è un Molise che sta risorgendo e che a novembre si candida a guidare questa comunità e che il Molise ha bisogno di essere governato, e non di essere posseduto da un padrone ” MA CON L’ATTUALE CLASSE DIRIGENTE DEL PD NON CREDO CHE IL MOLISE RIUSCIRA’ A RISORGERE.
    SENZA QUEL PASSO INDIETRO CHE NON AVETE VOLUTO FARE DOPO LE DISFATTE AL COMUNE DI CAMPOBASSO, AI COMUNI DI TERMOLI E MONTENERO DI BISACCIA, ALLA PROVINCIA DI CAMPOBASSO NON PENSO CHE LA COALIZIONE DI CENTROSX RIUSCIRA’ A CONQUISTARE LA REGIONE MOLISE. A mio avviso purtroppo per i cittadini e per fortuna per lui c’è una classe politica all’opposizione che, in ogni tornata elettorale, fa di tutto per perdere e regalare la vittoria al centro DX con ripetuti litigi, protagonismi inutili, tatticismi perdenti, candidati inopportuni …