Teodoro Musacchio
TERMOLI _ Anche quest’anno i ragazzi dell’Istituto Tecnico per Geometri “Ugo Tiberio “ di Termoli presentano una mostra di progetti di valorizzazione architettonica e strutturale del proprio territorio. La mostra si intitola: i luoghi della memoria – e sarà inaugurata sabato 12 febbraio 2011 a partire dalle ore 11,00. L’idea di fondo che anima il progetto è che la vera ricchezza di un luogo è la sua ricchezza culturale. Non è pensabile lo sviluppo equilibrato di un territorio se non si parte dalla valorizzazione del suo patrimonio culturale, sia esso quello tracciato nei libri di storia: i fatti e gli eventi dei nostri padri illustri; sia esso quello scritto nelle pagine della nostra letteratura: il piccolo mondo antico dei nostri borghi molisani, sto pensando a Jovine i questo momento; sia esso quello scritto con le pietre: le nostre chiese, i palazzi, le piazze, i nostri centri storici.

 

Proprio animati da questo spirito di riscoperta culturale, i ragazzi della V^ Geometri si sono impegnati nel lavoro di quest’anno: ovvero, nella ricerca storica, nell’analisi tecnica, nello studio approfondito dei luoghi architettonici più caratteristici della nostra memoria.

La mostra si suddivide in quattro sezioni: le frange urbane; le dimore storiche, i palazzi ducali ed i castelli, i paesi coinvolti sono: Termoli, San Martino , Guglionesi, Campomarino, Palata, Serracapriola, Montemitro, Chieuti. Per la città di Termoli sono stati realizzati due importanti studi: Palazzo Crema e la scalinata del folklore, svolto da Davide Berchicci e la Termoli Sotterranea di Luigi Pio Quaranta, aspetto questo di grande interesse perché poco studiato nel passato.

Campomarino, dato anche il numero di alunni che via hanno partecipato, è stata la più studiata: si va dalla scuola Fracesco Jovine di Walter Ubano, allo studio su Palazzo Carriero di Omar Franchi. L’edificio ARSIAM è stato analizzato da Elton Kaja mentre Manuel Belpulsi ha lavorato sul Palazzo di Adamantonio Norante e Giovanni Venuti si è occupato del Malazzo Marchese Norante e, sempre a Campomarino, Gianluca Lorito ha rappresentato Palazzo Candela. Molto ben rappresentato anche il comune di Guglionesi che ha visto Giorgio di Tommaso interessarsi al Palazzo Ducale Caracciolo mentre Quintino Giordano ha prodotto uno studio sul Palazzo Leone.

La chiesa di San felice è stata invece oggetto della riflessione di Michele Perna e, sempre rimanendo a Guglionesi, Nicola Marcantonio si è occupato del Palazzo Marolla. Procedendo nei lavori fatti troviamo uno studio sul Castello Tozzi di San Martino in Pensilis, svolto da Giovanni Sassano, mentre Nicola Barucco si è cimentato con uno sguardo “sott u Pont” ovvero l’arrivo della carrese a San Martino. Il palazzo Ducale Azlor di Palata è stato studiato da Manuela Bracone, mentre il nucleo storico di Chieuti è stato oggetto di studio di Alessandro Papa. Michele Maccione ci presenta Castello Maresca di Serracapriola e Paul Moldovan ragiona sul nucleo storico di Montemitro.

Il tutto è stato svolto sotto la guida del prof. Elio Scutti che, oltre a fornire gli strumenti tecnici indispensabili per i progetti, ha dato loro l’entusiasmo per affrontare un impegnativo anche se appassionante lavoro. La mostra, sarà inaugurata, come detto, sabato 12 febbraio alle ore 11,00, è prevista la presenza dei sindaci e degli assessori alla cultura e ai lavori pubblici dei comuni interessanti, i quali , si coglie l’occasione per ringraziarli per la collaborazione fornita ai ragazzi dalle loro amministrazioni. Dopo l’inaugurazione la mostra sarà aperta al pubblico, soprattutto a quei ragazzi alla prese, in questi giorni, con la scelta del loro percorso di studio superiore, per mostrare loro in pratica che cosa offre la nostrra scuola

Il dirigente scolastico Teodoro Musacchio 

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