LARINO _ “Bisogna monitorare l’azione in atto dei Sub-Commissari della Sanità arrivati in Molise perché non consentirò a nessuno di distruggere l’assistenza sanitaria di questa regione”. Lo ha dichiarato oggi il Deputato molisano Sabrina De Camillis a conclusione di una serie di incontri che la Parlamentare ha tenuto con gli operatori sanitari preoccupati per la riduzione dei posti letto nei presidi regionali e la declassazione del San Timoteo di Termoli e del Veneziale di Isernia da Dea di Primo livello a Presidio.

Per tale motivo la De Camillis chiede la costituzione di una Task-force istituzionale con la presenza dei Parlamentari del Molise, dei Sub-Commissari alla sanità ed Asrem, coordinata dal Presidente della Regione, affinchè venga attuata una riorganizzazione ragionata dell’intero settore per il “taglio” degli sprechi attualmente esistenti e non dei servizi che in Molise sono di elevato livello e non devono essere mortificati. Su questo la De Camillis chiede un incontro a breve a più livelli istituzionali per elaborare una strategia che eviti il ridimensionamento dell’erogazione dei servizi affinchè non siano i cittadini a pagare l’attuale situazione.

“Declassare da Dea di primo livello a Presidio il San Timoteo significa – ha spiegato la De Camillis – che l’emergenza cardiologica e l’emodinamica dovrebbero essere autorizzate e programmate solo durante le ore diurne e non in emergenza durante le ore notturne. Questa situazione rappresenta un danno enorme per l’emergenza del Basso Molise per due ordini di fattori. Primo l’emodinamica programmata la si può effettuare ovunque mentre l’elemento principale ed importante di cui si ha necessità in un ospedale è l’intervento tempestivo per la vita dei pazienti. Il Basso Molise con i suoi oltre 100 mila abitanti non può essere lasciato senza un sistema di emergenza cardiologica adeguato che, se ben organizzato, può essere anche al servizio del Basso Abruzzo e dall’Alta Puglia. Al San Timoteo di Termoli arrivano, inoltre, anche le emergenze dell’A/14 per cui non si può, ribadisco, pensare ad una riduzione di tale servizio”.

“In questi giorni abbiamo visto quello che sta succedendo a Campobasso per la riduzione dei posti letto e lo stato di disagio così come in alto Molise – ha proseguito la De Camillis -. La mia convinzione, dopo aver analizzato l’intera situazione, è che i Piani di rientro a livello regionale sono divenuti uno strumento che riduce la possibilità di cura dei pazienti. La situazione è critica non solo in Molise ma anche in altre regioni sottoposte al piano di rientro.

Il loro obiettivo non valuta in modo adeguato l’impatto sull’abbassamento della qualità e quantità delle cure erogate ai cittadini. La riorganizzazione che ha contraddistinto l’azione della Regione Molise deve prevedere il taglio degli sprechi e non il taglio dei servizi per tale motivo ritengo urgente una Task-force ed una riunione con i diversi livelli istituzionali, i Parlamentari del Molise, i Sub-Commissari, il Commissario della Sanità e l’Asrem per cercare di elaborare una strategia che eviti il ridimensionamento dell’erogazione dei servizi, così come sempre dichiarato anche dal Presidente della Regione Iorio”.

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