TERMOLI _ Il convegno ‘Insieme verso l’affidamento familiare’ promosso dal Centro di Servizio per il Volontariato Il Melograno di Larino in sinergia con gli Ambiti Territoriali Sociali di Termoli e Larino è teso alla promozione dell’affidamento familiare con il coinvolgimento di amministratori, esperti, cittadini ed associazioni. Il progetto si realizzerà tramite un percorso che attraversa le dimensioni psicologica, giuridica, organizzativa ed esperienziale. Alle 16.30 di lunedì 10 maggio presso la sala cinematografica del Sant’Antonio a Termoli, si terrà il primo dei tre convegni previsti per il mese di maggio, dal titolo ‘Accogliere bambini, accogliere famiglie: psicoanalisi ed affidamento familiare in Basso Molise’.

Dopo l’introduzione del convegno ad opera della dottoressa Bianca Maria Fuso Biondi, direttore de Il Melograno e la presentazione dell’assessore regionale alle Politiche Sociali Angela Fusco Perrella, seguiranno gli interventi del dottor Nicola Malorni, coordinatore Ats Termoli, psicologo psicoterapeuta che parlerà di ‘Complessità e formazione nell’affidamento familiare’ e del professor Francesco Montecchi, neuropsichiatra infantile ed analista junghiano che relazionerà su ‘Famiglie reali e archetipo familiare nei bambini affidati’. N. Malorni: «noi degli Ambiti sociali di Termoli e Larino insieme al CdS “Il Melograno” condividiamo l’assunto che non possa esserci progetto di affido senza una cultura comunitaria dell’affido stesso, per questo puntiamo sulla formazione e sulla continuità della formazione stessa».

E’ necessario, allo scopo di evitare rischi di fallimento, investire energie sul supporto continuo di operatori, famiglie affidanti ed affidatari: la letteratura recente sull’argomento e le esperienze di altre regioni dimostrano che non è sufficiente, afferma il dott. Malorni, la formazione di base degli operatori, è necessario investire energie su una “formazione specifica per l’affido”, sulla supervisione clinica delle équipe e sul supporto continuo agli affidatari. Tali interventi promuoverebbero la diffusione di una cultura dell’affido non solo tra esperti ma anche nella comunità intesa come associazioni, reti di famiglie affidatarie, gruppi di auto-mutuo-aiuto. N. Malorni : «Le azioni dei singoli possono essere comprese e sostenute soltanto prestando attenzione alle complessità del contesto socio-culturale ed affettivo di ogni individuo e servizio». L’affidamento familiare è innanzitutto un intervento di tutela e protezione di minori che presentano disagio emotivo e sociale, alternativo all’istituzionalizzazione.

La presenza del prof. Francesco Montecchi, già primario del reparto di Neuropsichiatra infantile dell’Ospedale Pediatrico “Bambin Gesù” di Roma, è motivata dalla necessità di approfondire l’argomento da una prospettiva psicologica insieme clinica ed evolutiva. A seguire, un costruttivo dibattito col pubblico in sala.

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