TERMOLI _ Il Parlamento ha approvato la legge che prevede una serie di misure sullo sviluppo ( Nucleare, Gas, Petrolio, Editoria, Class Action, Contraffazione, Ferrovie Private, Reti d’Impresa, frigoriferi e lampadine, ecc. ). In particolare nella nuova legge il Governo riceve la delega a individuare nei prossimi sei mesi i siti per localizzare quattro centrali nucleari in Italia con una procedura che taglia fuori i cittadini, gli Enti Locali e le Regioni.
La stessa cosa vale anche per la localizzazione dei siti di stoccaggio per materiali radioattivi e scarti nucleari. Il Molise è stato menzionato come uno dei territori dove installare una delle centrali nucleari con specifico riferimento all’area tra Termoli e Campomarino basandosi su uno studio tecnico e un’istruttoria degli anni Settanta. Purtroppo rispetto a tale nefasta eventualità si registra un clima di minimalizzazione e di scherno con un generalizzato disinteresse delle Istituzioni e delle Associazioni di tutela ambientale.

Illudersi di fermare il cantiere quando ci saranno tutte le autorizzazioni è un errore come ha dimostrato l’insediamento della Turbogas. E’ ora il momento di intervenire con delibere dei consigli comunali, prese di posizioni dei settori produttivi e delle forze sociali, petizioni e interventi del mondo ambientalista. Per questo ripropongo senza alcuna acrimonia la Mozione già predisposta e presentata in Consiglio Regionale il 3 marzo 2009 e mi appello indistintamente a tutte le forze politiche per sostenerla e approvarla. Se a marzo potevano sussistere dubbi sull’iter parlamentare del disegno di legge Scaiola oggi c’è una legge dello Stato, chiara e in equivoca, rispetto alla quale occorrono atti formali, pronunciamenti scritti e deliberati precisi.

Salvo che dietro la banalizzazione delle mie sollecitazioni non si nascondono volontà a favore di tale installazione così come successe per la Turbogas dove tutti a parole erano contrari e poi per merito della divina provvidenza la centrale è stata costruita, è entrata in funzione, fattura 350 milioni di euro l’anno ed è molto attiva nell’azione pubblicitaria sui media locali. Chissà se anche questa volta “ Parigi val bene una Messa “!!!

                                                                                                                                  Michele Petraroia

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