Termoli Via ArnoTERMOLI – Nel corso dell’ultima riunione della Giunta Comunale, svoltasi in Comune il 9 ottobre 2014, si è discusso, tra i vari ordini del giorno, di una proposta che  l’amministrazione comunale intende implementare a livello di offerta dei servizi sportivi con interventi mirati alla diffusione della pratica sportiva attraverso la costruzione di nuovi impianti e/o la rigenerazione di quelli esistenti. L’iniziativa si propone non solo di riqualificare gli impianti di antica generazione, ma di crearne nuovi e più moderni, distribuiti sul territorio anche in forma diffusa, a servizio di ambiti residenziali diversi, legati da un unico filo conduttore “IL PARCO DIFFUSO DELLO SPORT” all’insegna di “sport è vita”.

Quindi è stata approvata all’unanimità la seguente delibera n. 265.
[…] Considerato che:
-obiettivo primario dell’amministrazione è quello di aumentare le condizioni di attrattività del territorio con la creazione di strutture in grado di fornire un’offerta continuativa, diversificata e polifunzionale di servizi sportivi, socio-culturali, terziario-commerciali, residenziali;
-l’intervento si dovrebbe attuare su due fronti; il primo incentrato sulla riqualificazione e potenziamento del patrimonio sportivo esistente anche in funzione di organizzazione di grandi eventi e concerti; il secondo finalizzato alla creazione del parco dello sport e di nuove strutture a completamento della dotazione e dell’offerta sportiva attualmente esistente, il tutto associato ad un progetto di riqualificazione urbana con edifici a basso impatto ambientale anche dal punto di vista energetico.
Evidenziato che: -il tema complessivo da sviluppare è quello di creare una spinta rigeneratrice di contesto, progettando scenari capaci di fronteggiare l’esigenza di vivibilità dei quartieri abitati, di generare spazi attrezzati e vocati ad un’accoglienza sempre più integrata, di bandire i luoghi “isolati” della più o meno recente espansione edilizia, di ricucire idealmente il territorio in cui appare dominante l’assenza di connessioni materiali ed immateriali;
-l’idea proposta deve essere caratterizzata dall’offerta di servizi sportivi, la più ampia e diversificata possibile, da svolgersi all’interno delle strutture spaziate anche in ambiti diffusi, dal loro utilizzo a fini extra-sportivi, ma soprattutto da quella serie di servizi, direttamente e/o indirettamente, connessi e strumentali all’intervento complessivo di riqualificazione, di rigenerazione e di ricucitura del tessuto urbano.

Ritenuto, pertanto, utile avviare un confronto concorrenziale per la valutazione comparativa prodromica di proposte di pubblico interesse da inserire nella programmazione comunale triennale delle opere pubbliche, pervenendo nel contempo all’individuazione di un soggetto promotore, cui poter attribuire il diritto di prelazione nella successiva fase dello sviluppo concorsuale, nel rispetto dei principi comunitari che presidiano lo svolgimento di procedure di affidamento di opere pubbliche e servizi in finanza di progetto.

Con voti unanimi e palesi, delibera di autorizzare il responsabile dell’Ufficio tecnico comunale ad avviare un confronto concorrenziale, per la valutazione comparativa prodromica di proposte di pubblico interesse da inserire nella programmazione comunale triennale delle opere pubbliche, pervenendo nel contempo all’individuazione di un soggetto promotore, cui poter attribuire il diritto di prelazione nella successiva fase dello sviluppo concorsuale, nel rispetto dei principi comunitari che presidiano lo svolgimento di procedure di affidamento di opere pubbliche e servizi in finanza di progetto. Il confronto concorrenziale avrà ad oggetto il seguente intervento: “Affidamento della concessione per la progettazione, costruzione e gestione del Parco Diffuso dello Sport di Termoli “sport è vita”.

Di stabilire che la presentazione della proposta comunque non costituirà vincoli a carico dell’amministrazione comunale, nemmeno sotto il profilo della responsabilità precontrattuale ex art.1337 del Codice Civile. L’amministrazione comunale, dunque, resterà libera di non realizzare le opere ovvero di realizzarle in maniera diversa, senza cioè ricorrere alla finanza di progetto, di non riconoscere il pubblico interesse nei confronti di alcuna delle proposte pervenute, di non dar corso alla successiva fase di aggiudicazione della concessione, ovvero di rinunciarvi senza che i privati promotori in questa prima fase possano avanzare pretese a qualsiasi titolo o ragione di indennizzi o rimborsi nei confronti del Comune per la partecipazione all’avviso esplorativo.

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