Due ore di intense emozioni, di grandi successi vecchi e nuovi. Non poteva essere altrimenti quando a cantare sono i mitici Nomadi.

Beppe Carletti - NomadiSAN MARTINO IN PENSILIS _ E così in una stupenda serata primaverile eccoli ritornare con immenso piacere in Molise precisamente a S. Martino in Pensilis in onore della festa del Santo Patrono, San Leo. Moltissima gente dei paesi limitrofi e dalla vicina Puglia non ha perso occasione di trascorrere una serata a dir poco straordinaria. Dopo tanta attesa il “compagno” Danilo Sacco sale sul palco e con il pugno alzato come a ricordare la sua appartenenza politica, saluta molto cordialmente la folla. Ci siamo! Finalmente dopo vari incitamenti il concerto ha inizio.
In un tripudio da stadio comincia l’indimenticabile pazzia generale dei suoi fans.
La prima canzone che Danilo ci propone è: Sangue al Cuore. Tutti cantano. Un’intera generazione,dai più vecchi ai più giovani.. D’altronde nessuno può dimenticare le parole dei testi che in sessant’anni hanno fatto dei Nomadi uno dei gruppi più seguiti e apprezzati della musica italiana. Siamo veramente in tanti! Ognuno con il proprio striscione,la propria bandana e magliette con la foto dell’ormai mito Augusto al quale non mancherà occasione di essere ricordato come il fondatore di questa incantevole band.

Forse non ci crederete ma quello che si prospetta ai miei occhi è un vero senso di trepidazione, solo chi non era presente non può capire cosa si prova in quei momenti. Qualcuno addirittura piangeva di commozione. Veramente molto toccante

Si continua con i grandi successi. Di tanto in tanto Cico come da prassi legge le innumerevoli dediche scritte dai fans. Ma ecco arrivare il più longevo dei Nomadi: sua Maestà Beppe Carletti. Un uomo molto sensibile,molto sincero che fa dell’umiltà la sua forza. Non a caso i temi delle sue canzoni sono di rara bellezza. Si va dall’amore con la canzone: Un pugno di Sabbia, a i temi sociali con: Dio è morto, Canzone per un’amica ai più svariati. La maggior parte dei giovani è cresciuta con questi brani.. Sfido chiunque a non aver cantato almeno una volta una loro canzone.
Intanto si continua a sognare fino a cantare una delle canzoni più belle: Io voglio vivere in un delirio fuori dal normale. Si prosegue con: Crescerai, Il Fiore Nero fino alla fine. E non poteva mancare il successone: Io Vagabondo per il quale noi fans abbiamo provato molta tristezza in quanto il concerto volgeva al termine. Volevamo quasi ricominciare, come a dire che 2 ore di concerto non ci bastava nonostante eravamo stremati e senza voce.

Dopo il solito inno in mondovisione ci salutiamo urlando al cielo: SEMPRE E SOLO NOMADI …..e con il pugno alzato salutiamo tutti. Che dire…Non ci sono parole per descrivere questo straordinario concerto e per ringraziare chi ci ha fatto sempre sognare. Vorrei essere in ogni loro concerto. Speriamo tornino presto in Molise.

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2 Commenti

  1. sempre e solo nomadi
    Ciao Paolo Bellissimo articolo. Come del resto è stata bella la serata a San Martino. Per me che non ho ascoltato mai i Nomadi…è stato veramente emozionante. In bocca al lupo! Ciao

  2. Politica
    Si ma che c’entra la politica? Volete rovinare anche il concerto e la serata di San Martino con la politica? Parla di musica Paolo se sei capace altrimenti scrivi articoli sui comunisti (se ce ne sono ancora).