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TERMOLI _ Convergenza di Amministrazione comunale di Termoli, sindacati, dirigenti medici del San Timoteo, parlamentari molisani e sindaci del litorale sul documento voluto dal Sindaco Antonio Di Brino ed elaborato in maniera collegiale contro l’atto aziendale dell’Asrem che toglie l’autonomia all’ospedale della città con l’accorpamento del Vietri al Cardarelli di Campobasso.

La firma della netta presa di posizione è avvenuta in serata a conclusione di una lunga riunione a cui hanno preso parte diversi amministratori dei comuni del Basso Molise, Assessori e consiglieri regionali con i parlamentari Sabrina De Camillis ed Ulisse Di Giacomo, sindacalisti e primari del nosocomio cittadino. Con il documento di chiede un incontro urgente in Giunta regionale il prossimo venerdì 27 gennaio.

DOCUMENTO DI INDIRIZZO PER LA MODIFICA DELL’ATTO AZIENDALE ASREM

CONDIDERATO che:

–          L’attuale situazione economico-finanziaria del sistema sanitario regionale impone una politica sanitaria rigorosa e d una profonda riconsiderazione dell’assetto complessivo del settore, con interventi di razionalizzazione, riconversione, nuovo dimensionamento delle strutture ospedaliere pubbliche e private accreditate ed un contemporaneo potenziamento dell’assistenza territoriale e domiciliare;

–          Tale condivisibile indirizzo di politica sanitaria risulta nel suo complesso contenuto nel documento di programmazione aziendale, il quale però, proprio per le ricadute assistenziali sulla popolazione molisana, deve essere improntato al rispetto di oggettivi parametri sanitari e valutazioni organizzative, demografiche, territoriali che portino ad un sistema efficiente di risposta al bisogno di salute;

–          Sulla  base di tali indicazioni il disegno complessivo della rete ospedaliera e dell’offerta di assistenza e di ricovero deve permettere ai cittadini molisani abitanti nelle aree territoriali di Campobasso, Isernia e Termoli di ottenere le medesime opportunità assistenziali.

VALUTATO che:

–          Nel Piano Aziendale, adottato nell’ambito del riassetto della rete ospedaliera, si  è proceduto allo scorporo dell’ospedale di Larino da quello di Termoli ed alla riduzione complessiva del numero di posti letto  con l’attuazione di rilevanti tagli alla struttura ospedaliera;

–          Dall’analisi del documento si rileva che la riduzione complessiva del numero di posti letto prevista per gli ospedali risulta fortemente penalizzante perché non si rapporta al parametro della popolazione residente e nell’area di riferimento dei nosocomi e risulta, peraltro, inferiore all’indice nazionale dei  3 posti letto per 1000 abitanti residenti;

–          Risulta fortemente penalizzata l’assistenza sul territorio, sia per la riduzione quali -quantitativa dei servizi erogati che per l’esecuzione della funzione dipartimentale dei distretti di Termoli e Larino;

–          Non risulta minimamente valutato inoltre il grande carico assistenziale a cui sono sottoposte le strutture, il sacrificio delle popolazioni delle aree interne per la mancanza di adeguata assistenza sul territorio, così come non vengono considerate le migliaia di persone domiciliate e non residenti, le migliaia di lavoratori dell’industria afferenti ogni giorno, le migliaia di studenti che giornalmente si recano dai centri dell’interno e dalle regioni limitrofe presso le scuole e l’università, il raddoppio della popolazione nel Basso Molise nel periodo estivo, le frequenti emergenze derivanti dalla localizzazione geografica di Termoli posta al crocevia di grandi arterie stradali ad elevato flusso ed alto rischio di incidenti stradali;

–          Risulta, quindi, indispensabile e urgente evitare condizioni di emergenza e di gravissima difficoltà a garantire un’adeguata assistenza sanitaria ai cittadini degli Ambiti territoriali di Termoli e Larino;

–          Valutata, altresì, la necessità di potenziare il P.O. di Termoli e Larino, diversificandone ed integrando l’offerta sanitaria, nonché di tutte le strutture sanitarie territoriali al fine di aumentare la capacità di attrarre le popolazioni residenti delle regioni limitrofe;

–          È necessario, pertanto, fermo restando il numero complessivo dei posti letto regionali individuati nell’atto di programmazione sulle basi delle indicazioni nazionali, una ridistribuzione del numero dei posti letto ed un potenziamento dei “servizi “ attribuiti agli ospedali di Termoli e di Larino, nonché  di tutte le strutture sanitarie territoriali, agendo attraverso un riequilibrio territoriale nella distribuzione degli stessi.

TUTTO CIO’ PREMESSO

Si chiede

di incontrare venerdì 27 gennaio 2012, alle ore 17.00, la Struttura Commissariale, l’Assessorato alla Sanità, la Giunta regionale e la Direzione Generale Asrem, al fine di determinare il ripristino dell’integrazione funzionale degli stabilimenti ospedalieri di Termoli e Larino, con il riconoscimento di un unico ambito di popolazione di riferimento superiore ai 100.000 abitanti ed attivare una programmazione sanitaria volta al potenziamento della rete ospedaliera e della medicina territoriale del  Basso Molise anche attraverso l’utilizzo di tutti gli ambulatori esistenti nei comuni, con la funzione dipartimentale dei distretti di Termoli e Larino ed il riconoscimento delle conseguenti U.O.C.

COORDINAMENTO DEI COMUNI DEL BASSO MOLISE E DEI DIRETTORI DELLE UNITA’ OPERATIVE DELLE STRUTTURE SANITARIE DEL BASSO MOLISE.

 

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