LARINO – “Dove ci sono tanti galli non fa mai giorno!” Così recita un famoso proverbio che descrive esattamente la situazione in cui versa la nostra Sanità regionale portata al collasso da dieci anni di governo Iorio e nient’affatto risanata da oltre quattro anni di commissariamento. Al contrario, la gestione controllata ha solo finito per infliggere ulteriori guasti agendo nell’unica direzione di operare drastici tagli al personale medico ed infermieristico così da rendere un calvario la vita dei pazienti e degli operatori rimasti a prestare il loro prezioso servizio.

Nel contempo si è assistito al proliferare di casi di mala-sanità, ruberie, truffe, abusi e soprattutto sta lievitando a dismisura la mobilità dei Molisani verso strutture extra-regionali. Insomma, un commissario ad acta (l’ex Presidente della Regione) più quattro commissari governativi (di cui due finiti sotto inchiesta) per giungere alla stesura di un Piano Sanitario che sostanzialmente prevede la chiusura di tre nosocomi pubblici (tra questi i due migliori edifici ospedalieri del Molise) per costruirne uno ex novo tra Isernia e Venafro e l’affidamento ai privati di circa il 50% del nostro servizio sanitario: la montagna ha partorito un topolino!

Gli effetti della totale incompetenza gestionale di tutta la dirigenza al vertice del nostro sistema sanitario ha altresì determinato un clima di sostanziale anarchia nel quale tutti si sentono “capi” con il diritto di assumere decisioni del tutto arbitrarie contravvenendo alla normativa vigente ed ignorando un Decreto Commissariale supportato, altresì da una Sentenza del TAR del Molise. E’ il caso dei Dirigenti Medici ed Amministrativi del “S. Timoteo” di Termoli che hanno sempre interpretato, ed ancora lo fanno, l’accorpamento funzionale del “G. Vietri” di Larino come lo smantellamento di quest’ultimo a vantaggio del primo con il lusinghiero risultato di far declassare anche l’ospedale termolese, assurto spesso a pietra dello scandalo della nostra sanità, privando, di fatto, tutto il Basso-Molise di una dignitosa assistenza sanitaria.

Invece di prodigarsi ad incrementare i servizi, del tutto insufficienti per una popolazione di oltre 100.000 abitanti, la dirigenza sanitaria e politica termolese (in effetti sono la stessa cosa) è quasi riuscita nel miope, egoistico intento di avere un solo ospedale per tutto il Basso-Molise. Ora tutti i cittadini del territorio sono felicissimi di attendere anche un’intera giornata per ottenere assistenza al Pronto Soccorso del “S. Timoteo”, sono contentissimi di essere ricoverati in reparti non pertinenti per la propria patologia, sono oltremodo soddisfatti di attendere un anno intero per poter effettuare anche solo un’ecografia! Succede pure che, invece di battere i pugni per ottenere l’assegnazione di un altro Medico Nefrologo e un’ulteriore unità infermieristica da assegnare al “Vietri” per garantire la Dialisi in loco ad altri 10 pazienti, la dirigenza termolese comincia le prove tecniche per destrutturare il servizio nel nosocomio frentano coinvolgendo il personale di stanza a Larino in una turnazione di reperibilità presso il “S. Timoteo” senza previo addestramento e, come lamentano i sindacati, oltre il limite territoriale di 20 Km..

E mentre i “capi” giocano a fare i loro calcoli di bottega, lo scorso Venerdì un paziente, costretto a recarsi a Campobasso per fare la Dialisi moriva lungo il tragitto. Un percorso non solo estenuante per la distanza ma costituito da un’arteria stradale, la Bifernina, strutturalmente pericolosa come ancora una volta ha dimostrato il tragico incidente di Sabato passato. L’Associazione “Comitato Civico Frentano” ricorda (a chi lo volesse ignorare) che, in assenza di nuove disposizioni che pure verrebbero impugnate se non rispondenti alle esigenze della popolazione, la funzionalità dell’Ospedale “G. Vietri” di Larino è stata sancita con il Decreto Commissariale n. 8/2012 e ribadita con la Sentenza del TAR del Molise n. 628/2012. Ogni atto irrispettoso dei suddetti Dispositivi verrebbe ritenuto un abuso e come tale denunciato alla Procura della Repubblica.

Associazione “Comitato Civico Frentano”

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