SAN MARTINO IN PENSILIS _ Esprimo la mia ferma contrarietà all’ennesimo taglio orizzontale delle spese praticato dalle cesoie del ministro Tremonti, questa volta a danno della giustizia e di un efficiente esercizio dell’attività giudiziaria nel nostro Paese. La denuncia che arriva dall’amministrazione comunale di Larino deve trovarci tutti uniti non solo nella solidarietà, ma nella ferma volontà di respingere l’ennesimo attacco alla sopravvivenza del palazzo di giustizia di Larino e della sezione distaccata di Termoli.
Occorre verificare tutte le iniziative che sia opportuno adottare per evitare che si taglino i tribunali minori solo perché con pochi magistrati e non aventi sedi in capoluoghi. Non è possibile continuare a far passare come riforme meri tagli ai costi di esercizio, senza pensare ai riflessi barbari che un simile modo di operare sta comportando nella scuola pubblica italiana e ora nella giustizia. Due cardini di ogni nazione che voglia dirsi “occidentale”, per l quali uno stato serio non dovrebbe badare a spese pur di esigere qualità ed efficienza.
E invece in un sol colpo si vogliono eliminare tutti i tribunali minori, presidi nevralgici per un’amministrazione, in questo caso della giustizia, vicina al cittadino. Mi unisco dunque al grido di allarme lanciato dagli amministratori comunali di Larino e mi schiero al loro fianco nell’attivarmi da subito affinché si possano avviare contatti in grado di far comprendere a questo governo che i tagli scriteriati di questi mesi non portano da nessuna parte. Chiedo anche al Presidente della Regione Iorio di attivarsi da subito presso quel Governo verso il quale rivendica una “filiera istituzionale” affinché provveda a chiedere incontri immediati per evitare agonie o false aspettative, come nel caso degli ospedali minori della Regione o della scuola di polizia “Rivera” di Campobasso.
Francesco Totaro del Pd
