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CAMPOBASSO _ “Gli elettori ci devono dare fiducia e il voto espresso per la nostra lista farà in modo che alle Regionali ci sia un metodo diverso e più democratico di scelta dei candidati: quello delle primarie”. E’ così che il candidato alla Presidenza della Provincia di Campobasso, Simone Coscia, ha inaugurato la sede elettorale di Corso Umberto 47 a Campobasso. Presenti all’inaugurazione, oltre a Coscia, il senatore Giuseppe Astore e i candidati delle liste di Partecipazione Democratica (Orlantino De Dona, Vincenzo De Socio, Teodoro Di Giorgio e Antonio Procino) e Sinistra Molisana per i Beni Comuni (Fernando Tartarino, Silvio Arcolese e Mario Fanelli).

“Non abbiamo puntato a sedi faraoniche – ha affermato il senatore Astore in apertura di conferenza stampa – perché non abbiamo dietro partiti che ci finanziano. Il nostro è un grido di presenza: vogliamo affermare forte la nostra identità e speriamo che si arrivi al secondo turno dove appoggeremo persone di centrosinistra. Al primo turno invece – ha continuato Astore – il nostro obiettivo è quello di ricreare un centrosinistra che non abbia metastasi di destra. Siamo una identità circoscritta che non rinuncia ad alleanze al centro per catturare e convincere la base elettorale di centrodestra”. Una proposta politica seria che si basa tutta sull’associazione, quella di Partecipazione Democratica, “ed è attorno alle associazioni – ha continuato il senatore Astore – che bisogna ritrovare quell’unità che debba sfociare nel nuovo Ulivo”.

“E’ partendo dalla campagna elettorale per la Provincia – ha affermato il candidato Presidente alla Provincia di Campobasso, Simone Coscia – che si può attuare una vera e propria rivoluzione. Come autoconvocati non abbiamo scherzato affatto quando abbiamo deciso di scendere in campo e non ci siamo ritirati quando gli altri avrebbero voluto costringerci a farlo. In Molise – ha concluso Coscia – c’è una politica degenerata e non si applica alcun elemento democratico come può essere il metodo delle primarie. Spero che questa consultazione elettorale rappresenti, prima di tutto, un segno di democrazia e partecipazione”.

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