TERMOLI – “L’esperienza è un pettine che la natura dona ai calvi.” L’antica ironia cinese si rileva folgorante in questa immagina destinata a illustrare l’ottusità umana che considera la saggezza acquisita con le prove della vita non come guida per il presente, ma semplicemente come un”regalo utile che non serve a niente”. Chi non conserva la lezione ricevuta attraverso le esperienze della vita è inesorabilmente destinato a inciampare di nuovo in errori e fallimenti.
Purtroppo la storia conferma la tesi opposta e l’umanità spesso dissolve nell’oblio il passato e si ripresenta implacabile sugli stessi abiss
i, pronta a precipitarvi. Ecco perchè il ricordo diventa fondamentale proprio per il progresso e non tanto per la pura e semplice conservazione. Con l’eredità di sapienza e di insipienza che abbiamo ricevuto dal passato noi possediamo come una fiaccola che dirada l’oscurità incerta del futuro. E invece la smemoratezza contemporanea è convinta che, senza lo scrigno del ricordo, si possa procedere più spediti. In realtà, si avanza in modo frenetico e schizofrenico e si inciampa in equivoci, in abbagli, in spropositi che già erano stati vissuti, identificati e bollati nella storia che sta alle nostre spalle. Ma, in positivo, si perdono anche tutti i valori, le intuizioni, le creazioni che un passato nobile ci ha lasciato come patrimonio.

E’ curioso notar:  per la Bibbia “ricordare” è il verbo della fede e della vita e “dimenticare” è il vocabolo dell’apostasia e della morte. L’eventuale Termolesità non si acquisisce solo ed esclusivamente componendo,pur nobili, poesie, romanzi,canzoni,pagine di storia, ma anche con prese di posizioni “politiche”, di querele ricevute(tante) solo per aver ribadito che il Centro Storico, la storia di questa città, la storia di questi monumenti vanno tutelati per poter continuare a vivere e non debbano servire per la carriera politica dei vari sindaci assessori consiglieri comunali o per un servizio fotografico-televisivo o per altra qualsiasi manifestazione pseudo culturale pseudo storica, ma solo per poter vivere il quotidiano ” nella storia di Termoli”.

Egr. Sindaco, egr. sig. Corroppoli, come afferma l’avv. Marolla c’è ancora qualche indiano(pellerossa) vivo ,nella riserva del centro storico, non Sioux ma Mhoichans, ecco l’ultimo dei Mhoichans nato in via Policarpo Manes e trasferitosi in strada Duomo n.3.

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