TERMOLI _ La Giunta comunale di Termoli si è ricompattata con il ritorno dell’Assessore comunale all’Ambiente Luigi Leone dopo 20 giorni di silenzio ed assenze per palese dissenso con la decisione dell’esecutivo Di Brino di proseguire con la “sanatoria” del Palazzo di Contrada Mucchietti nonostante gli avvisi di garanzia a tutti gli assessori. Luigi Leone ieri mattina si è presentato nella seduta giuntale ma la sua posizione non sembra ancora del tutto chiarita.

L’Assessore, infatti, non ha affatto “digerito” quanto accaduto tantomeno il mancato ripensamento sulla vicenda dell’immobile a seguito della sua lettera inviata al Sindaco e colleghi. Resta, dunque, una spina nel fianco di Leone il problema del palazzo dove, attraverso il Piano casa, il Comune ha provveduto al cambio di destinazione d’uso andando così a risolvere un problema annoso per i proprietari degli appartementi i quali pensavano di aver comprato casa ed invece si sono ritrovati in un residence. Una vicenda sulla quale c’è già un’inchiesta in corso in Procura a Larino e l’iscrizione sul registro degli indagati dei costruttori.

Leone sembra tornato all'”ovile” ma non avrebbe ancora sciolto alcuni “nodi” importanti circa la sua permanenza in Giunta

Luigi Leone
comunale per cui non si escludono, a questo punto, anche decisioni eclatanti. Da parte sua, per ora, non arrivano nè conferme nè smentite ma solo un: “vedremo nei prossimi giorni”.

A scatenare ulteriore dissenso, al primo piano del Palazzo di via Sannitica, anche l’ultimissimo incarico che vede protagonista un dirigente comunale presso un ente molisano. La nomina di Daniele Di Vito, dirigente del Settore Urbanistica del Municipio termolese a consulente legale dell’Arsiam, ha scatenato, infatti, ulteriori malumori e qualche polemica.

Dopo l’incarico del Consigliere Di Giovine di Noi Molise al nucleo di valutazione dei dirigenti regionali, quest’ultima novità ha finito di rinfocolare commenti e veleni che serpeggiano tra i corridoi comunali e tra più consiglieri comunali.

Francesco Roberti
La questione incarichi, infatti, sin dall’inizio non ha trovato condivisioni tra i consiglieri di maggioranza ed ora si prosegue sullo stesso percorso periglioso. Di Brino, dal canto suo, cerca di mantenere unita la compagine giuntale ma i problemi, di fatto, restano.

Oltre il “riposo volontario” dell’Assessore Leone, c’è ancora la vicenda, tuttora irrisolta e pendente, inerente il Cosib di Termoli che vede come protagonista la De Guglielmo. La storia del Cosib è al centro del “raffreddamento” del Consigliere Roberti dal Pdl comunale. In più c’è anche un’altra “grana” in arrivo che riguarda il Consigliere Malerba, anch’egli piuttosto “freddo” negli ultimi tempi.

Il Sindaco, dunque, avrà un gran da fare nelle prossime settimane a tamponare malumori vari. In tutto questa resta, in ogni caso, l’incognita Leone, tuttora pendente. Il “verdetto” entro pochi giorni.  

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Antonella Salvatore
Giornalista professionista, Direttrice di myTermoli.iT e myNews.iT e collaboratrice AnSa

6 Commenti

  1. leone ruggisci che ne sentiamo la mancanza!
    piuttosto che leone dovrebbe essere defenestrato chi ha proposto alla giunta di firmare un atto che “sembrerebbe illeggittimo”, (diciamo cosi va…!), perchè ha dimostrato non solo di capire poco di urbanistica, e la cosa è grave se poi uno piglia lo stipendio proprio per fare quello che di fatto dimostra di conoscere ben poco, ma dimostra di non conoscere neppure l’azione della procura che gia’ nel passato per la stessa questione era andata a fare una visitina in comune. visto che è stato sistemato altrove sarebbe opportuno che piuttosto che le dimissioni di leone siano richieste quelle di quell’altro!. capisci a me!Cmq concordo con la gatti, questa amministrazione giace in letargo, e l’unica cosa buona (per loro), è che stanno in piedi da un anno!

  2. Animale politico.
    Penso che molti giudicano,sbagliando, con sufficienza Luigi Leone; mentre credo che è uno dei pochi in giunta che ha fiuto politico o meglio definibile “animale politico”, anche in questa occasione lo ha dimostrato, e conoscendolo bene troverà la soluzione che gli renderà giustizia, quindi si sbaglia a dare giudizi affrettati.

  3. Caro Leone, hai voluto fare l’assessore rinunciando alla dote più importante: il tuo voto; ora conti come il due di coppe a briscola.
    Storia,comunque,di una disfatta amministrativa annunciata.D’altronde il pesce puzza dalla testa.

  4. la faccia val bene una messa? si una messa in….lo
    comunque si fa presto a dire messa!, basta mettersi d’accordo e dire al sindaco : caro sindaco, o ti pieghi o te ne vai a casa tu e tutti i tuoi parenti “comunali!”, d’LTRA PARTE SE I PASSATI AMMINISTRATORI ERANO LI PERCHè “poverini”, gli attuali mi sembrano tutti benestanti, ma allora che aspettate a tirare un calcio in … a chi sapete voi?