Tra le numerose presenze istituzionali e politiche, al congresso del Partito Socialista erano presenti Marco Di Lello, coordinatore della Segreteria Nazionale del PSI, Nicolino D’Ascanio, Presidente della Provincia di Campobasso, Danilo Leva, Segretario Regionale PD, Pierpaolo Nagni, Coordinatore Regionale IDV, Mauro Natalini, coordinatore di S.E.L., i sindaci Micaela Fanelli di Riccia, Antonio Izzi di Rocchetta al Volturno e Nicola Manocchio di Fossalto. Marcello Miniscalco, all’unanimità dell’assemblea, è stato eletto Segretario del Partito Socialista in Molise, dopo che la stessa ha salutato con un sincero applauso, per il lavoro fin qui svolto, il Segretario uscente Giuseppe Scarano.
L’incarico di Vice Segretario regionale è stato affidato a Giuseppe Marino, alla Segreteria Provinciale di Campobasso sono stati eletti Vittorino Giaccio, in qualità di Segretario e Carmine Perugini quale Vicesegretario, mentre Pasqualino De Mattia guiderà la Segreteria del provinciale di Isernia. I lavori del congresso socialista si sono svolti in un clima sereno e costruttivo, iniziando dalla relazione del Segretario Scarano, cui sono seguiti gli interventi di diversi segretari ed esponenti dei partiti di centrosinistra, i quali, indistintamente, hanno rinnovato l’auspicio di poter ritrovare l’unità della sinistra molisana, in vista dei prossimi appuntamenti elettorali che vedranno il rinnovo del Consiglio della Provincia di Campobasso e del Consiglio Regionale.
“Ringraziando tutti i compagni socialisti del Molise per la fiducia che hanno voluto accordarmi, tengo subito a rimarcare l’energia ed il dinamismo del Partito Socialista in Molise, che ancora oggi esprime una presenza importante all’interno delle maggiori istituzioni politiche ed amministrative della regione – ha dichiarato il segretario Marcello Miniscalsco – Ma un ringraziamento particolare voglio renderlo alla platea di giovani presenti sabato ai lavori congressuali, a testimonianza della capacità che il Partito Socialista sa ancora esprimere nel coinvolgere le nuove generazioni, forte di una coerenza storica e politica che dura da 118 anni”.
