Video del del consiglio comunale sulla Sanità.

Il consiglio Comunale monotematico sulla SanitàTERMOLI – All’unanimità il Consiglio comunale di Termoli ha approvato l’ordine del giorno contro la riorganizzazione sanitaria predisposta dall’Asrem. E’ stata un’assemblea ricca di interventi a cui hanno preso parte diversi sindaci del litorale e dell’hinterland come Gabriele Lapalombara, primo cittadino di Petacciato, Gigino D’Angelo sindaco di Montefalcone del Sannio, Luigi Plescia di Ururi, Vincenzo Notarangelo di Larino. Con gli amministratori locali anche alcuni medici tra cui il chirurgo Giovanni Fabrizio, l’anatomopatologo del San Timoteo, Camillo primario del pronto soccorso Cardarelli di Campobasso.

Presente l’ingegnere Nicola Felice, presidente del Comitato San Timoteo, alcuni esponenti del comitato civico frentano, Liberato Di Felice, presidente dell’associazione Cuore Molisano. Tutti sono intervenuti a difesa del diritto alla salute dei cittadini, dei posti letto e, per tutti, la parola giusta da adottare nel riassetto è razionalizzazione e non taglio.

 

Diversi anche gli interventi dei consiglieri comunali tra cui il primario facente funzione di Ginecologia, Bernardino Molinari, consigliere dell’Udc. Molinari ha stigmatizzato i tagli ed i cambiamenti radicali apportati alle divisioni negli ospedali del Basso Molise che da unità operative complesse diventano unità semplici o dipartimentali, in ogni caso sotto gli indirizzi di altri ospedali.

Già dalla prima lettura il piano di rientro è apparso subito improponibile ed inaccettabile – ha detto – in quanto viziato sia nella forma che nella sostanza. Il metodo adottato è opinabile. Il piano continue importanti stravolgimenti. Si modifica radicalmente l’assetto interno di alcuni ospedali e si converte altri nella  loro funzione cambiandone l’identità.  Ci vuole un confronto con un tavolo tecnico periferico per affrontare strategie congrue e soddisfare le esigenze del territorio al fine di raggiungere una intesa ampia e condivisa nell’ottica del ridimensionamento di tutte le strutture per rientrare nel debito perchè siamo tutti coscienti che bisogna attuare una politica sanitaria rigorosa ma appropriata”.

La politica deve restare fuori dalla sanità – ha detto l’esponente di Forza Italia, Francesco Roberti -. Non può’ riorganizzare gli ospedali. Se si continua così’ la sanità in Basso Molise chiude, ci dobbiamo mettere in macchina ed andare a vasto o a Pescara. Questo non può’ accadere”.

Sullavicenda è intervenuta anche l’Assessore comunale all’ambiente Augusta Di Giorgi: E’ la prima volta che in tanti anni diversi sindaci hanno partecipato al consiglio comunale senza occuparsi del proprio singolo orticello sulla sanità. Finalmente si è capito che se funziona il territorio e gli esami strumentali sono quelli giusti, non c’è spreco di danaro. Ma per fare questo bisogna essere prima di tutto uniti”.

Erminia Gatti del Pd dice: “La sanità in Italia e’ la terza industria. Dove vanno tutti questi soldi? Nella sanità regna il malcostume, ne è un esempio proprio il caso del Ministro De Girolamo. C’è il clientelismo, precariato, abusivismo, tra una Asl e l’altra c’è una differenza tra costi e servizi. Questo e’ un  malcostume molto politico. Cosa siamo diventati? A mio avviso questa sera è questa la riflessione politica che invito a fare. Emergecy sta aprendo degli ambulatori in Italia e tanti italiani ci vanno per essere curati gratuitamente perchè non hanno soldi per potersi curare”.

Per l’esponente di Fratelli d’Italia Annibale Ciarniello:“A causa di sperperi degli ultimi 20 anni ci sono ora i tagli. Mi sembra tutto un deja-vu. In una regione di 300 mila abitanti dislocati in tanti micro comuni, come organizzare la sanità? Sicuramente razionalizzare e’ la parola giusta”.

Mottola dei Popolari Liberali sottolinea che: “Sono tre le assise comunali a Termoli in cui si parla di sanità. Lo scorso anno abbiamo parlato della stessa cosa. Mi auguro che questa sia la volta buona”.

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