Oreste Campopiano
TERMOLI _ Il voto unanime del Consiglio regionale contro l’opzione nucleare in Regone segna un ulteriore passo di un percorso che resta lungo e pieno di insidie. Una battaglia che il Molise dovra’ combattere senza mai abbassare la guardia, perche’ gli interessi in gioco sono grandi, certamente piu’ grandi delle realta’ economiche del nostro territorio. Ad oggi pero’ i molisani possono andare fieri per avere raggiunto, con la sola mobilitazione mediatica, due primari obiettivi: a) quello di avere forato la cortina di silenzio che avvolgeva la vicenda della possibile istallazione di una centrale nucleare in basso Molise; b) quello di avere ottenuto che il massimo organo politico istituzionale della Regione si sia espresso unanimemente, superando i confini di parte, a difesa del territorio molisano. Le ragioni portate a sostegno della manifestata contrarieta’ alla centrale possono cosi’ riassumersi: i nostri 28 Km. di costa hanno una vocazione turistica incompatibile con la presenza di impianti nucleari; la Regione e’ gia’ autosufficiente in termini energetici e comunque ha gia’ pagato il suo forte tributo ( turbogas, eolico, fotovoltaico, biomasse ); tutte le attivita’ economiche ( agricoltura, pesca, commercio etc.) verrebbero pregiudicate irreversibilmente dalla presenza di un impianto nucleare; la sismicita’ del suolo rende di per se’ inidonea la scelta del sito. Tutte ragioni sicuramente veritiere e condivisibili, ma anche intrinsecamente superabili con le ben note logiche di “ compensazione” economica .

Anche quella riferita alla sismicita’ del territorio diventa sostanzialmente inconsistente se solo si considera che il Giappone, zona ad altissima sismicita’, produce gran parte della energia mediante l’utilizzo dell’atomo. Dobbiamo avere quindi ben chiaro che la prima ragione di oggettiva debolezza della nostra Regione e’ costituita dalla inconsistenza dei numeri che possiamo opporre alle multinazionali dell’atomo ( estensione del territorio in Kmq.,popolazione residente, struttura e capillarita’ delle attivita’ economiche organizzate etc.).L’altra ragione di debolezza e’ ravvisabile nella sostanziale assenza di un progetto organico di sviluppo territoriale, che di per se’ costituirebbe quantomeno una concreta ragione di confronto e di opposizione a prospettive laceranti.

Allora lo sforzo che va compiuto, senza ulteriori indugi, e’ quello di individuare un progetto di sviluppo territoriale nel basso Molise che coinvolga le Istituzioni, le categorie produttive, gli Enti, le Associazioni, i partiti politici, i cittadini. Un progetto che venga sostenuto da una classe dirigente che guardi agli interessi veri del territorio, secondo le sue effettive potenzialita’e le sue differenti articolazioni. In questa direzione gli Enti locali potrebbero e dovrebbero assumere una funzione di guida, di formazione e di raccordo . Esattamente il contrario di cio’ che sta accadendo a Termoli e nel basso Molise. Ed in politica come in economia, si sa, le cose non accadono mai a caso. “Divide et impera” dicevano gli antichi romani. Da allora sono cambiati gli uomini, ma la logica e’ restata drammaticamente attuale.

avv.Oreste Campopiano
Segr.reg.N.PSI – PDL
Articolo precedenteDe Felice chiede dimissioni Sindaco Greco dopo sentenza Tar Molise su presunto abusivismo
Articolo successivoFondo unico ma non unicità di misure

2 Commenti

  1. Arieccoti
    Caro Oreste Campopiano,
    “predicatore” indefesso e vera coscienza, di destra, del PDL in cui stai per scioglierti….
    alla certamente auspicabile ed unanime risoluzione del Consiglio Regionale del Molise contro la centrale nucleare, ha subito risposto il “tuo” Presidente Iorio, dichiarando di non avere nessuna intenzione di impugnare la legge che prevede il ritorno al nucleare davanti alla Corte Costituzionale.
    Dato che, come al solito, tiguardi bene dal criticarlo apertamente, limitandoti a lanciare “alti lai”, purtroppo fai mancare alle tue chiacchere la conseguenza di atti concreti.
    E sorvoliamo sul tuo volerti attribuire ogni volta la primogenitura dell’aver sollevato il problema “centrale nucleare”, che sai benissimo di NON AVERE.
    Sperando che al prossimo Consiglio Comunale in cui si dovesse riparlare dell’argomento non fuggirai come hai fatto nelle DUE OCCASIONI precedenti.