La conferenza stampa di oggi
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TERMOLI – Sono stati inchiodati alle loro responsabilità dai filmati delle telecamere interne della banca Tercas di Termoli e Campomarino. In questo modo i Carabinieri di Termoli sono riusciti ad individuare e rintracciare i due giovani incensurati responsabili dei due “colpi” alle agenzie di credito dei due centri del litorale molisano messe a segno nel mese di giugno ed agosto scorso e fruttate, rispettivamente, 15 mila euro l’una e circa 5 mila euro l’altra.

A finire in cella su ordinanza di custodia cautelare del Gip del Tribunale di Larino sono stati: P.S. di 22 anni e G.S. di 21 anni. Il primo ha preso parte ad entrambe le “incursioni” agli istituti di credito mentre il secondo solo alla rapina di Campomarino. Quest’ultimo, pochi giorni prima del “colpo” alla Tercas del centro rivierasco, si è recato in banca per un sopralluogo dei locali senza destare sospetti. A risalire al “modus operandi” dei due sono stati i militari di Termoli, coordinati dal comandante Paolo Nichilo dopo un’attenta analisi dei video delle telecamere interne, lo studio del volto dei ragazzi e dei luoghi che potevano aver attraversato. Secondo il comandante Nichilo i due rapinatori, fermati ed arrestati a Cerignola ed attualmente rinchiusi nel carcere di Foggia, sono i protagonisti di altre rapine messe a segno sul litorale Adriatico non solo in Molise che ora starebbero venendo a “galla”.

Nei loro confronti è scattata l’accusa di rapina aggravata in concorso. Le indagini continuano anche per individuare eventuali complici dei due arrestati. P.S. e G.S. si sarebbero dati all’attività criminosa per “guadagno facile” per avere disponibilità di soldi contanti in tasca da spendere senza limiti tra abbigliamento “griffato” ed altro.

I due, infatti, non risulterebbero tossici e non farebbero parte di clan malavitosi ma agirebbero in concorso autonomamente. Sempre gli arrestati dopo aver arraffato i soldi sarebbero riusciti ad inviduare la mazzetta di soldi contrassegnata dalla banca riuscendo ad evitare l’esplosione del “bottino”. I due sono a disposizione dell’Autorità giudiziaria di Larino.

Alcune recenti operazioni condotte dalla Procura di Foggia e dalla Direzione distrettuale antimafia di Bari hanno fatto accertare che alcuni dei soggetti che poi sono stati attinti da misure – ha spiegato il procuratore di Larino Ludovico Vaccaro – avevano stabilito la loro residenza nel territorio molisano, a Campomarino. Oggi assistiamo al fatto che dei rapinatori vengono quì a commettere una serie di rapine. Sono segnali a cui dobbiamo prestare molta attenzione. E’ ovvio che la criminalità incide molto nel tessuto economico“.

Il Procuratore frentano parla di incursioni della malavita pugliese a Termoli. “Già da un po’ di tempo avevamo degli elementi che ci portavano a dire che alcuni reati che suscitano allarme sociale come le rapine ed in particolare quelle alle banche e ad esercizi commerciali, erano effettuati da soggetti provenienti dal foggiano – ha detto -. Oggi possiamo dire che abbiamo avuto dei riscontri su questo sia con i recenti arresti fatti dal Commissariato per una serie di furti per i quali sono state applicate 4 misure cautelari e sia oggi con questa operazione che ha consentito di accertare che gli autori delle due rapine sono giovani che vengono da Cerignola”.

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