TERMOLI _ E’ andato in fumo il tentativo della FIAT di bloccare attraverso un ricorso al TAR del Molise l’avviamento al lavoro di persone disabili nello stabilimento di Termoli dopo che la stessa azienda aveva nello scorso mese di luglio comunicato alla Provincia di Campobasso la sospensione unilaterale degli obblighi occupazionali legati alla Convenzione di inserimento lavorativo stipulata nel 2008. In pratica, la FIAT, nonostante la convenzione prevedesse, in base a quanto dettato dalla Legge 12 marzo 1999, n. 68 l’inserimento in azienda di 76 persone disabili nell’arco di dieci anni, nei primi due anni di validità dell’accordo ha disposto l’assunzione di sole sette unità di personale al posto delle venti previste.

Una situazione insostenibile che nonostante i reiterati inviti rivolti alla FIAT affinchè desistesse da tale assurdo atteggiamento, aveva portato la Provincia a mettere in atto tutte le procedure previste dalle normative in materia e ad effettuare direttamente la chiamata degli aventi diritto tramite i Centri per l’Impiego.

Ed è di ieri, appunto, il pronunciamento del Tribunale Amministrativo che ha rigettato la sospensiva richiesta dalla FIAT. Sul pronunciamento del TAR interviene con una propria dichiarazione il Presidente della Provincia D’Ascanio: “Abbiamo più volte invitato la FIAT a desistere da un ingiustificato atteggiamento di chiusura verso i sacrosanti diritti delle persone disabili e quindi a rispettare le norme di legge che stabiliscono i termini per la loro assunzione al lavoro. Pertanto, il pronunciamento del TAR suona come una bella notizia ma anche come dimostrazione dell’infondatezza di una decisione che toglieva serenità alle famiglie dei tanti soggetti che hanno il pieno diritto di lavorare senza sentirsi di peso a nessuno. L’Amministrazione provinciale si è mossa, come sempre, con la pacatezza ma anche con la forza delle certezze giuridiche che sovrintendono alle nostre decisioni. Convinzioni che ci spingono a proseguire nella nostra azione tesa a dare le giuste e sacrosante risposte ai cittadini che hanno bisogno di chiarezza e trasparenza nel loro dialogo con gli Enti e le Amministrazioni Pubbliche”.

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